COWSPIRACY: PERCHÈ L'ALLEVAMENTO È INQUINAMENTO

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di Giulio Sapori



Cowspiracy è un documentario uscito nel 2015, realizzato da Kip Andersen e Keegan Kuhn.

Viviamo anni in cui quotidianamente sentiamo parlare di ecologia, di sostenibilità, di disastri ambientali: "scomode verità" - per citare il documentario di 
Al Gore - che ci chiamerebbero all'azione. Come?
Facendo meno docce, mettendo lampadine a basso consumo, istallando pannelli fotovoltaici, andando in bici. Questo ci consigliano le associazioni ambientaliste. Giuste azioni, senza dubbio. Ma si dimenticano una cosa.

Si dimenticano - o la ricordano, ma sempre alla fine - l'impatto di ciò che mangiamo.
Forse per via del suo richiamare ad un cambiamento individuale e sociale forte, forse per il suo toccare interessi economici ingentissimi, fatto sta che le stesse associazioni 'ambientaliste' tralasciano e non affrontano questo problema.

Per dire: proteggere il mare dall'inquinamento petrolifero è molto più socialmente accettato che salvarlo dalla pesca, attività che lo sta uccidendo in modo 'immacolato'.


Questo documentario cerca di rimediare, ponendo il dito contro una delle maggiori cause di inquinamento, di distruzione degli ecosistemi e di morte di un numero esorbitante di individui senzienti: l'allevamento degli animali


I dati scientifici parlano chiaro ma troppi tacciono: il consumo sta consumando la vita sulla Terra, noi compresi.
  

Alla fine, nel documentario, non c'è niente di 'cospiratorio'. Ci sono, infatti, più che altro interessi. Tanti interessi. Non solo delle aziende zootecniche o ittiche. Ma anche delle associazioni che dovrebbero proteggere gli animali e l'ambiente. Infatti, per massimizzare il numero di soci - e quindi di contribuenti - le associazioni ambientaliste cercheranno di non toccare un aspetto popolare come il nutrirsi di animali e di loro prodotti.

Cowspiracy non parla solo di allevamento, ma illustra un'idea diversa di sostenibilità, non sottomessa agli interessi commerciali che, inevitabilmente, soffocano ogni limite all'uso dei viventi e degli ecosistemi.

Smettere di cibarsi di animali e di loro derivati è una scelta politica, se politica vuol dire pensare a come vogliamo vivere insieme. Non solo ai "nostri simili". Ma a tutti. A tutti viventi.  


Un riassunto di alcuni dati esposti nel documentario:

- Stiamo assistendo alla più grande estinzione di specie da 65 milioni di anni. Questa, però, è causata da una specie animale: l’uomo.

- 52.000 kg di escrementi è prodotto OGNI SECONDO solo negli Stati Uniti, inquinando terra e acqua.
Anche gli oceani ne risentono, venendo inondati di azoto.
Il 65% del protossido di azoto di origine antropica viene sostanzialmente dal letame. E' un gas serra con un potenziale di riscaldamento 296 volte superiore a quello dell'anidride carbonica. E rimane in atmosfera per 150 anni.

- 3/4 delle zone ittiche del mondo è sovrasfruttata (dati FAO): entro il 2048 avremo oceani senza pesci. Per 450 Grammi di pesce pescato 2,2 kili di altre specie cadono nella rete (pesca accidentale). La pesca sostenibile è un’illusione. 

- Fondamentalmente abbiamo rubato il mondo, la Terra agli animali liberi per utilizzarli per noi stessi.

- Onu: il 17% dei gas serra emessi è causato dall’allevamento degli animali. Per due consulenti ambientali della Banca Mondiale - 
R. Goodland e J. Anhang -sarebbero il 51% (contando disboscamento, ruminanza e deiezioni).

- Il metano è, come gas serra, molto più devastante dell'anidride carbonica: la sua capacità di intrappolare calore nell'atmosfera è 86 volte maggiore rispetto a quella dell'anidride carbonica. Dovremmo preoccuparci visto che OGNI GIORNO i capi di bestiame ne producono 567,8 MILIARDI di litri.
Il bello è che, se lo riducessimo, avremmo dei risultati abbastanza immediati nell'atmosfera (alcuni decenni).


- 1/3 delle risorse idriche del Pianeta è consumata dall’allevamento.

- L'allevamento è responsabile del 91% del disboscamento dell’Amazonia, dell’estinzione di specie, delle ‘zone morte’ dell’Oceano e della distruzione di habitat.

- Per 1 hamburger (113 g. di carne) servono 2500 litri d'acqua. Equivalente a farsi una doccia al giorno per due mesi. Il consumo idrico domestico ammonta al 5% contro il 55% legato ai prodotti d'allevamento. Per consumare meno acqua forse sarebbe più saggio modificare la dieta.
Per 100 g di proteine vegetali di alta qualità occorrono 33 litri di acqua; per 100 g di proteine da carne di manzo 6816 litri. Ricordiamo anche che 1 litro di latte necessita di 1000 litri d’acqua per essere prodotto.
Ogni anno, un cittadino americano medio consuma, solo con la sua dieta 'onnivora', 1,5 milioni di litri di acqua dolce.

- L'acqua dolce è il 2,5% dell'acqua della Terra. Il 97,5%  è marina, quindi salata. Di questo 2,5%: il 69,5% è 'bloccata' in ghiacciai, neve e permafrost; il 30,1% in falde freatiche; il 0,4% è l'acqua di superficie e atmosferica (laghi, fiumi, paludi, piante, animali). 

- 1/3 del pianeta si sta desertificando soprattutto per il pascolo di animali.

- I costi ‘nascosti’ che gli allevatori e i consumatori non pagano: sanità, ambiente, sovvenzioni, danni alla pesca e crudeltà.Tutti i prodotti animali salirebbero alle stelle: un BigMac dovrebbe costare 11 euro: la società paga più soldi di te che lo mangi.


- La 'carne felice': così viene ritenuta la carne prodotta con metodi non intensivi. Metodi che, a livello di risorse ambientali, sono anche più impattanti. Ma, soprattutto, è alquanto grottesco pensare che vi sia felicità nel far nascere una vita con il fine di sgozzarla.
"C'è chi pensa che i maiali siano sporchi e schifosi, ma a me piacciono tanto", disse Lea (11 anni, figlia di allevatori di carne biologica) "Sono abituati alle persone, sono socievoli e molto gentili. Potrebbero essere i tuoi migliori amici, quasi come una sorella. Vedi?", proseguì mentre le si avvicinava un maiale col grugno sollevato, per ricevere un grattino. "Ti riconoscono e tu impari a riconoscerli".
"Non dovrei affezionarmi", confessò Lea, "ma il maiale deve crescere bene"
"Perché non dovresti affezionarti?", chiesi.
"Be'" Lea scoppiò a ridere, mentre continuava ad accarezzare il maiale "perché diventeranno pancetta", disse a testa bassa.
"Ah". 


- Il 99% degli animali "da reddito" degli USA sono allevati in allevamenti intensivi. 

- Chi va contro l’industria della carne in America è colpevole verso il Patriot Act. Per l’FBI, i difensori dei diritti animali e dell’ambiente sono terroristi.

- La sovrappopolazione di animali allevati tocca i 70 miliardi.

- Gli uomini OGNI GIORNO mangiano 9,5 milioni di tonnellate di cibo e bevono 19,2 miliardi di litri d’ acqua. I bovini ne bevono 170 miliardi e mangiano 62 milioni di tonnellate di cibo.


- 82% dei bambini che muoiono di fame vive in paesi dove si producono carne o mangime per i paesi ricchi.


- Michael Pollan (autore onnivoro del Dilemma dell'onnivoro). La quantità sostenibile di prodotti di origina animale è 60 GRAMMI A SETTIMANA per persona di carne, latte e derivati.

- 216.000 umani nascono ogni giorno, quindi ci dovrebbero essere 13,760 ettari di terreno coltivabile in più ogni anno. Ma non c’è.

- OGNI GIORNO, una dieta vegana ‘salva’ rispetto ad una dieta onnivora: 4164 litri d’acqua, 20 kg di grano, 2,78 mentri quadrati di terreni boscosi, 9 kg di CO2 e la vita di un animale.

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